lunedì 31 ottobre 2022

Candidamente sta

candidamente sta 
sulla bianca peonia
una formica di montagna

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yamaari no
akarasamanari
hakubotan


(Yosa Buson)

Spazio nella neve

spazio nella neve:
viola pallido sboccia
l'aralia

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yukima yori
usumurasaki no 
meudo kana


(Matsuo Basho)

Deserto

Lo sanno anche i bambini
come nasce un deserto.
Non dipende dal sole
né dal morso ossessivo
delle formiche rosse
di mosche dell'ulivo.
Un deserto si forma quando il cuore
degli uomini si fa pallido e secco
si forma se continuano a mancare
amore, ira o digiuno.
Così questo giardino
va stornando il suo verde
e finirà per logorarsi esausto
per sgarbi della pura indifferenza 
per caduta dei venti di passione
per concorso dei nostri tanti senza.
E nessuno potrà un giorno scoprire
chi tra noi inferse il colpo decisivo.


(Lucio Mariani)

sabato 29 ottobre 2022

...attendere che una voce familiare giunga a noi

A conti fatti, nemmeno una società del tutto nuova lascerebbe l'uomo soddisfatto. Eppure, come quelle donne di Malamocco o di Pellestrina che la sera, quando i loro mariti sono a pescare, si riuniscono sulla spiaggia e intonano dei canti nostalgici finché non odono le voci dei loro uomini, giunte a loro dopo aver solcato il mare, allo stesso modo dobbiamo continuare a intonare infaticabilmente le strofe dei nostri lai e ad attendere che una voce familiare giunga a noi da grandi distanze.


(Henry David Thoreau; "Io cammino da solo")

6 marzo 1938

Come può un uomo star seduto a tagliarsi le unghie mentre la terra continua a ruotare in mezzo a una baraonda di musica delle sfere, facendolo vorticare intorno al suo asse per ventiquattromila miglia nell'arco di una giornata, e compiendo una rotazione complessiva di circa due milioni di miglia? E intanto sulla superficie c'è un tale marasma, il vento che soffia incessante, seguito da una brezza leggera, quindi un uragano, e le maree mai ferme, in costante fluttuazione, e il Niagara che non si riposa mai, e tambureggia instancabile sulle rocce calcaree, e nel frattempo quell'esodo estivo al quale le nostre orecchie sono ormai abituate ma che andrebbe chiamato "confusione", se non addirittura "scompiglio", nonostante adesso lo chiamino ironicamente "silenzio udibile", questo continuo affrettarsi degli uomini da un posto all'altro, e il loro confuso chiacchiericcio, mentre in sottofondo si ode quell'incessante armeggiare definito "mormorio industriale". Com'è possibile che a questo pensiero un uomo non si alzi in piedi sconvolto?


(Henry David Thoreau; "Io cammino da solo")

venerdì 21 ottobre 2022

Assonanze

Eccoti qui a riempire la giornata
di cose e di rammendi
da fare tra ferita e ferita
aspettando che finisca l'attesa
che arrivi la sorpresa d'un avviso
l'offerta d'una mano per carezzarti il viso
la voce d'un umano.
E la sera trascorre
per giungere alla sfera
del silenzio
nel tempio.


(Lucio Mariani)

Poesia quando

Il canto
fulminante
spicca
dal coro delle malìe superstiti
muta in un grido nitido
questa fame d’amore
inesaurita


(Lucio Mariani)

Ci sono molte Beth al mondo

Trascorreva lunghe giornate in silenzio, ma non si annoiava né si sentiva sola, perché il suo piccolo mondo era popolato di amici immaginari, e per natura era un'apina laboriosa. Aveva sei bambole da tirar su dal letto e vestire ogni mattina. Beth era infatti ancora una bambina, e amava moltissimo i giochi. Tra le sue bambole non ce n'era nemmeno una che fosse tutta intera, o graziosa: erano state abbandonate e lei le aveva raccolte. Quando le più grandi non usavano più i loro giochi, li passavano sempre a lei, perché Amy non voleva niente di vecchio o brutto. Beth, invece, voleva loro ancora più bene proprio per quella ragione, e aveva messo su un ospedale per le bambole malate. Mai le loro viscere di pezza erano state trafitte da uno spillo; mai avevano subito parole adirate o strattoni; mai erano state trascurate, nemmeno la più brutta tra loro. Venivano tutte nutrite e vestite, cullate e accarezzate, con un affetto davvero incredibile.
Uno sventurato rimasuglio di quello che era stata una bambola era appartenuto un tempo a Jo. Dopo avere condotto una vita tempestosa, era finita in un sacco di stracci, e Beth l'aveva salvata da quello scomodo ospizio, portandola al suo rifugio. Poiché le mancava la parte superiore della testa, Beth le aveva confezionato una cuffietta, e dato che non aveva più né braccia né gambe, la bambina nascondeva il corpo mutilato avvolgendolo in una copertina. A quell'invalida cronica dedicava tutte le sue attenzioni. Se qualcuno si fosse mai accorto di quanta cura fosse consacrata a quella bambolina, penso che, pur ridendone, sarebbe rimasto toccato nel profondo del cuore. Beth le portava mazzolini di fiori; le leggeva delle storie; la portava fuori per farle respirare l'aria fresca, nascondendola sotto il mantello; le cantava delle ninne nanne, e non andava mai a letto senza prima baciare quel visetto sporco e sussurrare teneramente: "Buonanotte, povera piccolina".
(...)
Ci sono molte Beth al mondo, che se ne stanno sedute nel loro angolino, timide e silenziose, finché qualcuno non ha bisogno di loro. Si sacrificano per gli altri in modo tanto lieto che nessuno si accorge delle loro rinunce, fino al momento in cui il piccolo grillo accanto al focolare smette di cantare e la loro presenza dolce e solare svanisce, lasciando soltanto tenebre e silenzio.


(Louisa May Alcott; "Piccole donne")

giovedì 20 ottobre 2022

Io guardo spesso il cielo

Io guardo spesso il cielo. Lo guardo di mattino nelle
ore di luce e tutto il cielo s'attacca agli occhi e viene a
bere, e io a lui mi attacco, come un vegetale
che si mangia la luce.


(Mariangela Gualtieri)

Musica

 

Finalmente, raggiunsero la biblioteca

Finalmente, raggiunsero la biblioteca, e qui Jo batté le mani e si mise a saltellare, come faceva sempre quando era particolarmente deliziata da qualcosa. Le pareti erano completamente coperte da file e file di libri, e inoltre c'erano quadri, statue e interessanti teche piene di monete e altre curiosità, e ancora comode poltrone e strani tavolinetti, e bronzi; e infine, per coronare il tutto, un grande camino circondato da una serie di formelle di terracotta.
"Oh, che immensa ricchezza!" sospirò Jo lasciandosi cadere in una poltrona di velluto imbottita e guardandosi intorno con aria profondamente soddisfatta. "Theodore Laurence, dovresti essere il ragazzo più felice del mondo!" aggiunse impressionata.


(Louisa May Alcott; "Piccole donne")

lunedì 3 ottobre 2022

Fissità

Da me a quell'ombra in bilico tra fiume e mare
solo una striscia di esistenza
in controluce dalla foce.
Quell'uomo.
Rammenda reti, ritinteggia uno scafo.
Cose che io non so fare. Nominarle appena.
Da me a lui nient'altro: una fissità.
Ogni eccedenza andata altrove. O spenta.


(Vittorio Sereni)

La poesia

Una poesia come un sorso d’acqua bevuto al buio.
Come un povero animale ansante ferito.
Come una monetina d’argento perduta per sempre
[nella foresta notturna.
Una poesia senz'altra angustia che la sua misteriosa
[condizione di poesia.
Triste.
Solitaria.
Unica.
Ferita da mortal bellezza.

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Um poema como um gole d'água bebido no escuro.
Como um pobre animal palpitando ferido.
Como pequenina moeda de prata perdida para sempre
[na floresta noturna.
Um poema sem outra angústia que a sua misteriosa
 [condição de poema.
Triste.
Solitário.
Único.
Ferido de mortal beleza.


(Mario Quintana)

L'impaginazione

I libri di poesie devono avere margini spaziosi e molte pagine in bianco e sufficienti spazi vuoti nelle pagine stampate, perché i bambini possano riempirli di disegni - gatti, uomini, aeroplani, case, comignoli, alberi, lune, ponti, automobili, cani, cavalli, buoi, trecce, stelle - che entreranno anch'essi a far parte dei poemi...

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Os livros de poemas devem ter margens largas e muitas páginas em branco e suficientes claros nas páginas impressas, para que as crianças possam enchê-los de desenhos - gatos, homens, aviões, casas, chaminés, árvores, luas, pontes, automóveis, cachorros, cavalos, bois, tranças, estrelas - que passarão também a fazer parte dos poemas...


(Mario Quintana)