domenica 15 gennaio 2017

Dono

Ora dormi, cuore inquieto, 
Ora dormi, su, dormi.

Dormi, inverno, 
Ti ha invaso, ti minaccia,
Grida: "T'ucciderò 
E non avrai più sonno". 

La mia bocca al tuo cuore, stai dicendo, 
Offre la pace, 
Su, dormi, dormi in pace,
Ascolta, su, l'innamorata tua, 
Per vincere la morte, cuore inquieto. 


(Giuseppe Ungaretti)

sabato 14 gennaio 2017

La mia vita è diventata un colloquio ininterrotto con te...

- Westerbork, 18 agosto

(...) Mi hai resa così ricca, mio Dio, lasciami anche dispensare agli altri a piene mani. La mia vita è diventata un colloquio ininterrotto con te, mio Dio, un unico grande colloquio. A volte, quando me ne sto in un angolino del campo, i miei piedi piantati sulla tua terra, i miei occhi rivolti al cielo, le lacrime mi scorrono sulla faccia, lacrime che sgorgano da una profonda emozione e riconoscenza. Anche di sera, quando sono coricata nel mio letto e riposo in te, mio Dio, lacrime di riconoscenza mi scorrono sulla faccia e questa è la mia preghiera. Sono molto, molto stanca, già da diversi giorni, ma anche questo passerà, tutto avviene secondo un ritmo più profondo che si dovrebbe insegnare ad ascoltare, è la cosa più importante che si può imparare in questa vita.

Accadono proprio dei miracoli in una vita umana, la mia è una catena di miracoli interiori...


(Etty Hillesum; "Lettere da Westerbork")

Volevo solo dire questo

- 3 luglio '43, Westerbork

Jopie, Klaas, miei cari amici
(...) Volevo solo dire questo: la miseria che c'è qui è veramente terribile - eppure, alla sera tardi, quando il giorno si è inabissato dietro di noi, mi capita spesso di camminare di buon passo lungo il filo spinato, e allora dal mio cuore s'innalza sempre una voce - non ci posso far niente, è così, è di una forza elementare -, e questa voce dice: la vita è una cosa splendida e grande, più tardi dovremo costruire un mondo completamene nuovo. A ogni nuovo crimine o orrore dovremo opporre un nuovo pezzetto di amore e di bontà che avremo conquistato in noi stessi. Possiamo soffrire ma non dobbiamo soccombere. E se sopravviveremo intatti a questo tempo, corpo e anima ma soprattutto anima, senza amarezza, senza odio, allora avremo anche il diritto di dire la nostra parola a guerra finita. Forse io sono una donna ambiziosa: vorrei dire anch'io una piccola parolina. Parli di suicidio e di madri e figli. Certo che posso capire queste cose, ma trovo che è un argomento malsano. C'è un limite a tutte le sofferenze, forse a un essere umano non tocca sopportare più di quanto non possa - oltrepassato quel limite, muore da sé. Ogni tanto qui muore qualcuno perché il suo spirito è a pezzi e non riesce più a capire, in genere sono persone giovani. Le persone anziane sono piantate in un terreno più solido e accettano il loro destino con dignità e rassegnazione. Si, qui si vede una gran varietà di persone e si osserva il loro atteggiamento verso le questioni più ardue, le questioni ultime... Proverò a descrivervi come mi sento, ma non so se questa metafora è giusta. Quando un ragno tesse la sua tela, non lancia forse i fili principali davanti a sé e ci si arrampica poi sopra? La strada principale della mia vita è tracciata per un lungo tratto davanti a me e arriva già in un altro mondo. È proprio come se tutte le cose che succedono e che succederanno qui siano già, in qualche modo, date per scontate dentro di me, le ho già vissute e assorbite e già partecipo alla costruzione di una società futura. La vita qui non consuma troppo le mie forze più profonde - fisicamente si va forse un po' giù e spesso si è immensamente tristi, ma il nostro nucleo interiore diventa sempre più forte. Vorrei che fosse così, anche per voi e per tutti i miei amici, è necessario,  dobbiamo ancora condividere molte esperienze e molto lavoro tutti insieme. Perciò vi raccomando: rimanete al vostro posto di guardia se ne avete già uno dentro di voi, e per favore non rattristatevi né disperatevi per me, non c'è motivo.
(...) Per il resto, il mio unico desiderio è che stiate bene e che siate lieti, scrivetemi ogni tanto due righe innocenti.

Con molto, molto affetto
Etty


(Etty Hillesum; "Lettere da Westerbork")

mercoledì 4 gennaio 2017

Le cose dell’anima

Le cose dell’anima si devono sempre considerare con ampiezza, estensione e magnificenza, senza paura di esagerare, perché la capacità dell’anima sorpassa ogni umana immaginazione.


(Santa Teresa d'Avila; "Il castello interiore")

Nessuno conosce questa piccola Rosa

Nessuno conosce questa piccola Rosa -
Potrebbe essere una pellegrina
Non l'avessi presa dalla strada
E colta per te.
Solo a un'Ape mancherà -
Solo a una Farfalla,
Che si affretta da un remoto tragitto -
Per giacere al suo seno -
Solo un Uccello si stupirà -
Solo una Brezza sospirerà -
Ah Piccola Rosa - com'è facile
Per chi è come te morire!

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Nobody knows this little Rose -
It might a pilgrim be
Did I not take it from the ways
And lift it up to thee.
Only a Bee will miss it -
Only a Butterfly,
Hastening from far journey -
On it's breast to lie -
Only a Bird will wonder -
Only a Breeze will sigh -
Ah Little Rose - how easy
For such as thee to die!


(Emily Dickinson)