lunedì 31 luglio 2023

...non esistono rapitori della libertà interiore

Sofocle ha scelto le leggende più orribili (Edipo, Oreste) per portarvi la serenità. La lezione delle sue tragedie è: non esistono rapitori della libertà interiore. I suoi eroi conoscono la sventura, non l'ossessione. (...) Nessuno dei suoi personaggi ha il più piccolo granello di pazzia, benché tutti si trovino in situazioni tali da rendere pazzi: Filottete, Edipo, Antigone (tra suo padre e i suoi fratelli! la sua nascita è impura, ma la sua pietà è pura), Oreste. Lo stesso Aiace, dopo il suo delirio incosciente, è meravigliosamente lucido. Mai viene infranta la forma umana. Elettra: la vittoria della purezza sull'impurità... Questa lettura mi consolerà sempre...


(Simone Weil; "Quaderni")

Amore

Amore mi accolse; e la mia anima si ritrasse, 
Colpevole di polvere e peccato. 
Ma Amore chiaroveggente, vedendomi esitare
Al mio primo incontro, 
Si accostò a me, chiedendomi dolcemente
Se mi mancava qualcosa.

Un invitato, risposi, degno d'essere qui. 
Amore disse, quello sarai tu. 
Io, il malvagio, l'ingrato? Ah, mio amato, 
Io non posso guardarti. 
Amore prese la mia mano e sorridendo rispose: 
Chi ha fatto questi occhi se non io?

Vero, Signore, ma io li ho macchiati. Che la vergogna
vada dove merita.
E tu non sai, disse Amore, chi ne sopporta il biasimo?
Mio amato, allora io voglio servire.
Ti devi sedere, disse Amore, e gustare il mio cibo. 
Così io sedetti e mangiai.


(George Herbert)