venerdì 29 marzo 2013

Capire tutto per la prima volta

Come vorrei, lo sento in questo momento, essere una persona che fosse capace di vedere tutto questo come se non avesse con esso altro rapporto se non vederlo: contemplare le cose come se io fossi il viaggiatore adulto arrivato oggi alla superficie della vita! Non aver imparato fino alla nascita a attribuire significati usati a tutte queste cose; poter separare l'immagine che le cose hanno in sé dall'immagine che è stata loro imposta. Poter scorgere nella pescivendola la sua realtà umana, a prescindere dal fatto che sia chiamata pescivendola, e dal sapere che esiste e che vende. Guardare un vigile urbano come lo guarda Dio. Capire tutto per la prima volta, non in modo apocalittico, come fosse una rivelazione del Mistero, ma direttamente, come una fioritura della Realtà. Sento suonare i rintocchi della campana o dell'orologio grande; devono essere otto, ma io non li conto. Mi fa risvegliare da me stesso la banalità che esistano le ore, clausura che la vita sociale impone alla continuità del tempo, frontiera nell'astratto, limite nello sconosciuto. Mi risveglio da me stesso, vedo che tutto è già pieno di vita e della abituale umanità, e mi accorgo che la nebbia (che ormai ha sgombrato il cielo, eccetto qualche brandello non azzurro nell'azzurro) mi ha davvero intriso l'anima e contemporaneamente ha intriso il lato segreto di tutto ciò che esiste, quel lato attraverso il quale le cose comunicano con la mia anima.


(Fernando Pessoa)

domenica 24 marzo 2013

Varcando il confine

Beati coloro
che si baceranno sempre al di là delle labbra,
varcando il confine del piacere,
per cibarsi dei sogni.


(Alda Merini)


Te la dico, quasi con tranquillità

Cara Connie,
Volevo fare l'uomo forte e non scriverti subito, ma a che servirebbe? Sarebbe soltanto una posa. Ti ho mai detto che da ragazzo ho avuto la superstizione delle "buone azioni"? Quando dovevo correre un pericolo, sostenere un esame, per esempio, stavo attento in quei giorni a non essere cattivo, a non offendere nessuno, a non alzare la voce, a non fare brutti pensieri. Tutto questo per non alienarmi il destino. Ebbene, mi succede che in questi giorni ridivento ragazzo e corro davvero un gran pericolo, sostenendo un esame terribile, perché mi accorgo che non oso esser cattivo, offendere gli altri, pensare pensieri vili. Il pensiero di te e un ricordo o un'idea indegni, brutti, non s'accordano. Ti amo. Cara Connie, di questa parola so tutto il peso - l'orrore e la meraviglia - eppure te la dico, quasi con tranquillità. L'ho usata così poco nella mia vita, e così male, che è come nuova per me. (...) Amore, il pensiero che quando leggerai questa lettera sarai già a Roma - finito tutto il disagio e la confusione del viaggio -, che vedrai nello specchio il tuo sorriso e riprenderai le tue abitudini, e dormirai da brava, mi commuove come tu fossi mia sorella. Ma tu non sei mia sorella, sei una cosa più dolce e più terribile, e a pensarci mi tremano i polsi. Cara, sto lavorando per te, a presto.


(Cesare Pavese; 17 Marzo 1950)

Paola


mercoledì 20 marzo 2013

Fuoco.

Non è questione di esseri felici o appagati, ma di sentire il fuoco dentro.


(Anais Nin)


Solo Tu

Nessuno può salvarti se non
tu stesso.
sarai continuamente messo
in situazioni praticamente
impossibili.

Ti metteranno continuamente alla prova
 con sotterfugi, inganni e
sforzi
per farti capitolare, arrendere
e/o morire silenziosamente
dentro.

Nessuno può salvarti se non
tu stesso
e sarà abbastanza facile fallire
davvero facilissimo
ma non farlo, non farlo, non farlo.
guardali e basta.
ascoltali.
Vuoi diventare così?

Un essere
 senza volto, senza cervello, senza cuore?
Vuoi provare
la morte prima della morte?
Nessuno può salvarti se non
tu stesso
e vale la pena di salvarti.
E' una guerra non facile da vincere
ma se c'è qualcosa che vale la pena vincere
è questa.

Pensaci su
pensa al fatto di salvare il tuo io.
Il tuo io spirituale.
Il tuo io viscerale.
Il tuo io magico che canta e
il tuo io bellissimo.
Salvalo.
Non unirti ai morti-di-spirito.

Mantieni il tuo io
con umorismo e benevolenza
e alla fine
se necessario
scommetti sulla tua vita mentre combatti, fottitene
del prezzo.

Fallo! Fallo!

Allora saprai esattamente
di cosa sto parlando.


(Charles Bukowski)

Tu ti sei già tuffata più a fondo

E tu… Be', hai un modo così chiaro e bello di presentare le cose, così cristallino che sembra tutto semplice e vero. Sei così pronta, così intelligente. Ma non mi fido della tua intelligenza. Tu crei uno schema meraviglioso, tutto è al suo posto, e sembra chiaro in un modo assolutamente convincente, troppo chiaro. E intanto, dove sei tu? Non sulla chiara superficie delle tue idee, no, tu ti sei già tuffata più a fondo, in regioni più oscure, così uno pensa che tu gli abbia dato tutti i tuoi pensieri, ma lo immagina soltanto che tu ti sia svuotata in quella chiarezza. Invece ci sono strati e strati – sei senza fondo, insondabile. La tua chiarezza è ingannevole. Sei la pensatrice che suscita in me più dubbi, più confusione, più turbamento...


(Henry Miller ad Anais Nin)

giovedì 14 marzo 2013

Se si guardasse sempre il cielo

Credo che se si guardasse sempre il cielo, si finirebbe per avere le ali.


(Gustave Flaubert)

Ode al suo aroma

Mia dolce, di che profumi,
di quale frutto,
di quale stella, di quale foglia?

Vicino
alla tua piccola orecchia
o sulla tua fronte
mi chino,
inchiodo
il naso tra i capelli
e il sorriso
cercando, conoscendo
l'origine del tuo aroma:
è dolce, ma non è fiore,
non è la pugnalata
del garofano penetrante
o impetuoso aroma
di violenti gelsomini,
è qualcosa, è terra,
è aria,
legna o mele,
odore della luce sulla pelle,
aroma
della foglia dell'albero della vita
con polvere di strada
e freschezza di ombra mattutina
nelle radici,
odore di pietra e fiume,
ma più simile a una pesca,
al tiepido pulsare segreto
del sangue,
odore
di casa pulita
e di cascata,
fragranza di colomba
e chioma,
aroma della mia mano
che ha percorso la luna
del tuo corpo,
le stelle
della tua pelle stellata,
l'oro,
il grano,
il pane del tuo contatto,
e lì,
nella longitudine
della tua luce folle,
nella tua circonferenza di giara,
nella coppa,
negli occhi dei tuoi seni,
tra le tue grandi palpebre,
e la tua bocca di schiuma,
in tutto lasciò,
lasciò la mia mano
odore d'inchiostro e selva,
sangue e frutti perduti,
fragranza
di pianeti dimenticati,

il mio stesso corpo
immerso
nella freschezza del tuo amore, amata,
come in una sorgente
o nel suono
di un campanile,
lassù
tra l'odore del cielo
e il volo degli ultimi uccelli,
amore,
odore,
parola
della tua pelle, della lingua
della notte nella tua notte,
del giorno nel tuo sguardo.

Dal tuo cuore
sale il tuo aroma,
come dalla terra
la luce fino alla cima del ciliegio:
nella tua pelle io trattengo
il tuo battito
e aspiro
l'onda di luce che sale,
la frutta immersa
nella sua fragranza,
la notte che respiri,
il sangue che percorre
la tua bellezza
fino ad arrivare al bacio
che mi aspetta
sulla tua bocca.


(Pablo Neruda)

sabato 9 marzo 2013

Il signore intoccabile

Nei sogni baciabilissimo
intoccabile come un filo scoperto nella realtà
era quel signore.
Allora come fare?
Bastava confondere un poco sogno e realtà
cancellare con una bianca gomma
l'inutile linea di confine.


(Vivian Lamarque)

Por Osmar

Amo sviluppare la mia Coscienza per capire perché sono vivo,
cos’è il mio corpo e cosa devo fare per cooperare con i Disegni dell’Universo.

Non mi piace la gente che accumula informazioni inutili
e si crea false forme di comportamenti, plagiata da Personalità importanti.

Mi piace rispettare gli altri, 
non per via delle deviazioni narcisistiche delle loro personalità,
ma per come si sono evolute interiormente.

Non mi piace la gente la cui mente non sa riposare in silenzio,
il cui cuore critica gli altri senza sosta,
la cui sessualità è permanentemente insoddisfatta,
il cui corpo s’intossica senza saper apprezzare di essere vivo.

Ogni secondo di vita è un regalo sublime.

Mi piace invecchiare,
perché il tempo dissolve il superfluo e conserva l’essenziale.

Non mi piace chi, per retaggi infantili,
trasforma le bugie in superstizioni.

Non mi piace un Papa che predica
senza condividere la sua Anima con una Papessa.

Non mi piace che la Religione
sia nelle mani di uomini che disprezzano le donne.

Amo collaborare e non competere.

Mi piace scoprire in ogni Essere
quella gioia perenne che potremmo chiamare Dio Interiore.

Non mi piace l’Arte che serve solo a celebrare il suo Autore,
mi piace l’Arte utile per guarire.

Non mi piacciono le persone eccessivamente stupide.

Mi piace tutto ciò che provoca il sorriso.

Amo affrontare volontariamente la mia sofferenza
con l’obiettivo di espandere la mia Coscienza.


(Alejandro Jodorowsky)

Lettera dal balcone

Ti scrivo dal balcone
dove resto ancora un poco questa sera
a guardare l'orto al sole di settembre
a mangiare pane e olio e foglie piccole
di basilico
ti scrivo meno fiera di quello che vorresti
sono una donna forte sì
ma con anche continue tentazioni di non esserlo
di lasciarmi sciogliere d'amore al sole
e carezzarti e baciarti un po' di più di quello che tu vuoi
ti scrivo dal balcone
guardando il fico pieno di frutti
e il pero con le foglie malate
ho qualche pensiero triste
e due o tre sereni.


(Vivian Lamarque)

Non so nulla con certezza

Per quanto mi riguarda, non so nulla con certezza, ma la vista delle stelle mi fa sognare.


(Vincent Van Gogh)