Era l'alba, fresca e grigia; un senso beato di pace e di riposo pervadeva la calma profonda e il silenzio dei boschi. Neppure una foglia muoveva, neppure un suono veniva a turbare la solenne meditazione della natura. Grosse gocce di rugiada pendevano luminose come diamanti dalle foglie e dai fili d'erba; un velo di ceneri bianche copriva il fuoco; un filo sottile di fumo blu divagava leggero per l'aria. Joe e Huck dormivano ancora. Lontano, nei boschi, un uccello lanciò il primo richiamo, un altro gli rispose, poco dopo si udì il martelletto di un picchio. Lentamente il freddo grigiore del mattino s'inalbò, a poco a poco i suoni si moltiplicarono: il mondo si svegliava. Alla rapita attenzione del ragazzo si spiegò allora in tutto il suo incanto la meraviglia della natura che si scuote di dosso il sonno e riprende a vivere.
(Mark Twain; "Le avventure di Tom Sawyer")
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