Profondità e superficie devono mescolarsi, al fine di generare nuova vita. La nuova vita però non nasce al di fuori di noi, ma in noi stessi. Gli eventi che in questi giorni si verificano fuori di noi sono l'immagine che i popoli vivono nella realtà concreta per lasciarla in eredità imperitura a epoche future, affinché esse ne traggano insegnamenti per il proprio cammino, allo stesso modo in cui noi abbiamo tratto insegnamento dalle immagini che in precedenza gli antichi hanno vissuto concretamente per noi. La vita non viene dalle cose, ma da noi. Tutto ciò che accade fuori è già accaduto. Perciò chi osserva l'evento da fuori vede sempre soltanto ciò che è già stato e che è sempre uguale. Chi invece guarda da dentro sa che tutto è nuovo. Le cose che accadono sono sempre le stesse. Non è sempre uguale invece la profondità creativa dell'essere umano. Le cose di per sé non significano nulla, assumono un significato soltanto dentro di noi. Siamo noi a dare significato alle cose. Il significato è ed è sempre stato artificiale. Siamo noi a crearlo. Cerchiamo dunque in noi stessi il significato delle cose affinché la via di quel che ha da venire possa palesarsi e la nostra vita continui a scorrere. Ciò di cui avete bisogno proviene da voi stessi, ed è il significato delle cose. Il significato delle cose non è il senso che è loro proprio. Questo senso si trova nei libri dotti. Le cose sono prive di senso. Il significato delle cose è la via della redenzione che vi create voi stessi. Il significato delle cose è la possibilità - creata da voi stessi - di vivere in questo mondo. Questo significato delle cose è il senso superiore che non si trova nelle cose stesse e neppure nell'anima, è piuttosto il Dio che sta tra le cose e l'anima, il mediatore della vita, la via, il ponte, il passaggio. Non avrei potuto vedere ciò che doveva venire, se non avessi potuto scorgerlo in me stesso.
(Carl Gustav Jung; "Il libro rosso")
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