- Di casa, Martedì 26 aprile 1908
Cara Amalia,
un malessere profondo, fisico e morale m’impedisce il convegno di questa sera; domani è il giorno della recita: affannatissimo. Vuoi che ci vediamo Giovedì? Ho un gran desiderio di stare a lungo ancora con te, le mani nelle mani, dicendoci qualche ultima cosa fraternamente saggia; scrivimi se vuoi, e quando. Come mi dolgono gli occhi! quasi fossero cerchiati d’un anello rovente: questa notte ho dormito pochissimo. È giusto.
Ti bacio con molta accorata serenità.
Scrivi! Addio!
GOZZANO
(Guido Gozzano, Lettera ad Amalia Guglielminetti)
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