giovedì 7 aprile 2016

Più di un glorioso mattino ho visto

Più di un glorioso mattino ho visto
lusingare le vette dei monti con occhio sovrano,
baciare con volto d'oro i verdi prati,
indorare pallide correnti con alchimia divina; 
poi presto permettere alle nuvole più vili di cavalcare 
in orridi nembi sul suo volto celeste
e nascondere al mondo derelitto il suo sembiante, 
fuggendo furtivo ad occidente senza più grazia. 
Così il mio sole rifulse una volta di primo mattino 
con pieno trionfale splendore sulla mia fronte; 
ma ahimè, andò via, e un'ora sola fu mio: 
nuvola più alta me l'ha ora nascosto.
Ma lui, per questo, il mio amore non disdegna affatto:
i soli del mondo possono macchiarsi, se il sole del cielo si macchia.

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Full many a glorious morning have I seen
Flatter the mountain tops with sovereign eye,
Kissing with golden face the meadows green,
Gilding pale streams with heavenly alchemy;
Anon permit the basest clouds to ride 
With ugly rack on his celestial face,
And from the forlorn world his visage hide,
Stealing unseen to west with this disgrace.
Even so many sun one early morn did shine 
With all triumphant splendour on my brow; 
But out, alack, he was but one our mine:
The region cloud hath masked him from me now. 
Yet him for this my love no with disdaineth:
Suns of the world may stain when heaven's sun staineth.


(William Shakespeare)

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