Non c’è traccia di nuvole,
non c’è alcun segno di brezza
per farle entrare.
Mi siedo accanto al laghetto:
il pesce rosso, i raggi di luce danzanti, i fiori e l’ acqua:
è perfetto l’Albero della Vita.
Mia madre raccoglie menta
lungo il recinto del prato
Un po' di pane, qualche fogliolina di menta, un pezzo di formaggio
e un cielo terso, sopra il mucchio di umidi oleandri:
la salvezza non è così lontana!
Si nasconde tra i fiori
nel cortile.
Le luci accarezzano l’acqua limpida nel mio calice
E sembra opera delle stelle il loro invitare il sole
su questa terra.
Penso a me stesso:
ogni cosa cerca di nascondere se stessa,
dietro lo scudo di una delicata conchiglia
E poi vedo:
il varco del tempo ha ampiezza abbastanza tra le lacrime,
per indicare la mia faccia all’altro mondo.
È vero, ci sono cose che non conosco,
e altre che conosco.
Lo so,
posso volare fino alla cima di quella collina:
sono tutto di piume e ali.
Posso dare un’occhiata alla scena che sta fuori
nel buio della notte e vedere: io sono pieno di torce.
Sono pieno di luce e di sabbia,
pieno di fiori e piante,
pieno di sentieri, di ponti, pieno di fiumi e onde.
Mi sono riempito del peso imponderabile di una foglia che scivola
sulla faccia di questo stagno.
Ma
lo so
come solo
come nudo mi sento dentro.
(Sohrab Sepehri)
(Sohrab Sepehri)
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