venerdì 24 gennaio 2014

Passa la locomotiva

passa la locomotiva:
nel fumo un turbine
di giovani foglie

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kisha sugite
kemuri uzumaku
wakaba kana


(Masaoka Shiki)

Viva la vida


martedì 21 gennaio 2014

La musica

Quante volte la musica m’afferra come un mare!
Alla pallida stella
sotto un arco di bruma o nell’etere immenso
volgo la vela;

proteso il petto in avanti, come tela
gonfi i polmoni,
scalo dei flutti l’ispida catena
che la notte mi vela.

Ogni passione sento in me vibrare
d’una nave che soffre;
il vento propizio, la convulsa tempesta

sul precipizio enorme
mi cullano.  Altre volte bonaccia, vasto specchio
del mio tormento...

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La musique souvent me prend comme une mer!
Vers ma pâle étoile,
Sous un plafond de brume ou dans un vaste éther,
Je mets à la voile;

La poitrine en avant et les poumons gonflés
Comme de la toile,
J’escalade le dos des flots amoncelés
Que la nuit me voile;

Je sens vibrer en moi toutes les passions
D’un vaisseau qui souffre;
Le bon vent, la tempête et ses convulsions

Sur l’immense gouffre
Me bercent. D’autres fois, calme plat, grand miroir
De mon désespoir!


(Charles Baudelaire)

Ho visto nella siepe

Ho visto nella siepe, di un luminoso verde marziano, dei merli appena nati pulsanti come cuori.


(Sylvia Plath - 16 Maggio 1962)

lunedì 20 gennaio 2014

Baudelaire

Il poeta. Lui solo, ha unificato il mondo
che in ognuno di noi in frantumi è scisso.
Del bello è testimone inaudito,
ma esaltando anche ciò che lo tormenta
dà alla rovina purezza infinita:
e persino la furia che annienta si fa mondo.


(Rainer Maria Rilke)

La rosa

La rosa
non cercava l’aurora:
quasi eterna sul ramo,
cercava altra cosa.

La rosa,
non cercava né scienza né ombra:
soglia tra  carne e sogno,
cercava altra cosa.

La rosa
non cercava la rosa.
Immobile nel cielo
cercava altra cosa.

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La rosa
no buscaba la aurora:
casi eterna en su ramo,
buscaba otra cosa.

La rosa,
no buscaba ni ciencia ni sombra:
confín de carne y sueño,
buscaba otra cosa.

La rosa,
no buscaba la rosa.
Inmóvil por el cielo
buscaba otra cosa.


(Federico García Lorca)

Bisogni differenti

Il padre e il professore erano tutt'e due scontenti di Sereza, e infatti il ragazzo studiava male. Ma non si poteva dire che fosse poco intelligente. Al contrario, era più intelligente di tutti quei ragazzi che il professore gli portava ad esempio. Ma non poteva imparare quel che gl'insegnavano perché nella sua anima c'erano bisogni differenti da quelli che supponevano i suoi maestri. Aveva nove anni, era ancora un bambino, ma conosceva la sua anima e la proteggeva come la palpebra protegge l'occhio, e non vi lasciava entrare nessuno che non avesse la chiave dell'amore. I maestri si lamentavano che non volesse studiare, ma la sua anima era assetata di sapere. E imparava da Kapitonyc, dalla bambinaia, da Nadenka, da Vasilij, e non dai maestri.


(Lev Tolstoj; "Anna Karenina")

sabato 18 gennaio 2014

Solido nulla

Io era spaventato nel trovarmi in mezzo al nulla, un nulla io medesimo. Io mi sentiva come soffocare, considerando e sentendo che tutto è nulla, solido nulla.


(Giacomo Leopardi)

Posso scrivere i versi più tristi stanotte

Posso scrivere i versi più tristi stanotte.

Scrivere, per esempio. "La notte è stellata,
e tremano, azzurri, gli astri in lontananza".

E il vento della notte gira nel cielo e canta.

Posso scrivere i versi più tristi stanotte.
Io l'ho amata e a volte anche lei mi amava.

In notti come questa l'ho tenuta tra le braccia.
L'ho baciata tante volte sotto il cielo infinito.

Lei mi ha amato e a volte anch'io l'amavo.
Come non amare i suoi grandi occhi fissi.

Posso scrivere i versi più tristi stanotte.
Pensare che non l'ho più. Sentire che l'ho persa.

Sentire la notte immensa, ancor più immensa senza di lei.
E il verso scende sull'anima come la rugiada sul prato.

Poco importa che il mio amore non abbia saputo fermarla.
La notte è stellata e lei non è con me.

Questo è tutto. Lontano, qualcuno canta. Lontano.
La mia anima non si rassegna d'averla persa.

Come per avvicinarla, il mio sguardo la cerca.
Il mio cuore la cerca, e lei non è con me.

La stessa notte che sbianca gli stessi alberi.
Noi, quelli d'allora, già non siamo gli stessi.

Io non l'amo più, è vero, ma quanto l'ho amata.
La mia voce cercava il vento per arrivare alle sue orecchie.

D'un altro. Sarà d'un altro. Come prima dei miei baci.
La sua voce, il suo corpo chiaro. I suoi occhi infiniti.

Ormai non l'amo più, è vero, ma forse l'amo ancora.
E' così breve l'amore e così lungo l'oblio.

E siccome in notti come questa l'ho tenuta tra le braccia,
la mia anima non si rassegna d'averla persa.

Benchè questo sia l'ultimo dolore che lei mi causa,
e questi gli ultimi versi che io le scrivo.

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Puedo escribir los versos más tristes esta noche.

Puedo escribir los versos más tristes esta noche
Escribir, por ejemplo: "La noche està estrellada,
y tiritan, azules, los astros, a lo lejos."
El viento de la noche gira en el cielo y canta. 
Puedo escribir los versos más tristes esta noche.
Yo la quise, y a veces ella también me quiso. 
En las noches como esta la tuve entre mis brazos.
La besè tantas veces bajo el cielo infinito. 
Ella me quiso, a veces yo también la quería.
Cómo no haber amado sus grandes ojos fijos. 
Puedo escribir los versos más tristes esta noche.
Pensar que no la tengo. Sentir que la he perdido. 
Oir la noche inmensa, más inmensa sin ella.
Y el verso cae al alma como al pasto el rocío. 
Què importa que mi amor no pudiera guardarla.
La noche esta estrellada y ella no està conmigo. 
Eso es todo. A lo lejos alguien canta. A lo lejos.
Mi alma no se contenta con haberla perdido. 
Como para acercarla mi mirada la busca.
Mi corazón la busca, y ella no està conmigo. 
La misma noche que hace blanquear los mismos árboles.
Nosotros, los de entonces, ya no somos los mismos. 
Ya no la quiero, es cierto, pero cuánto la quise.
Mi voz buscaba el viento para tocar su oído. 
De otro. Serà de otro. Como antes de mis besos.
Su voz, su cuerpo claro. Sus ojos infinitos. 
Ya no la quiero, es cierto, pero tal vez la quiero.
Es tan corto el amor, y es tan largo el olvido. 
Porque en noches como esta la tuve entre mis brazos,
mi alma no se contenta con haberla perdido. 
Aunque este sea el ultimo dolor que ella me causa,
y estos sean los ultimos versos que yo le escribo.


(Pablo Neruda) 

giovedì 16 gennaio 2014

Epiloghi

Le cose non esplodono,
sbiadiscono, svaniscono,

come il sole svanisce dalla pelle,
come la spuma s’insabbia rapida a riva,

anche il lampo fulmineo d’amore
non finisce in un tuono,

ma muore col suono
dei fiori che svaniscono come pelle

sotto la pomice umida,
ogni cosa cospira a questo

finché non si resta
col silenzio che avvolge la testa di Beethoven.

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Things do not explode,
they fail, they fade,

as sunlight fades from the flesh,
as the foam drains quick in the sand,

even love's lightning flash
has no thunderous end,

it dies with the sound
of flowers fading like the flesh

from sweating pumice stone,
everything shapes this

till we are left
with the silence that surronds Beethoven's head.


(Derek Walcott)

Un libro dev'essere un'ascia

Un libro dev'essere un'ascia per il mare ghiacciato che è dentro di noi.

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Ein Buch muß die Axt sein für das gefrorene Meer in uns.


(Franz Kafka)

martedì 14 gennaio 2014

Conclusione

Niente cancellerà via l'amore,
né i litigi, né i chilometri.
E' meditato,
provato,
controllato.
Alzando solennemente i versi, dita di righe,
lo giuro:
amo
di un amore immutabile e fedele.


(Vladimir Majakovskij)

Nymphs Listening to the Songs of Orpheus