(...) Non ho letto nessun libro... il mattino mi diceva: "Fai bene". Non pensavo ad altro che al mattino, e il tordo mi diceva: "Fai bene"... e sembrava dire:
Tu che hai sentito il vento dell'inverno
e hai visto cupe nubi tra la nebbia
e cime di olmi tra le stelle fredde
potrai mietere il grano in primavera.
Tu che hai avuto per libro solo il lume
del buio più profondo, che hai assorbito
di notte in notte, quando Febo è assente,
vedrai un triplice albore in primavera.
Non badare al sapere: io non so nulla,
ma con il caldo il canto esce istintivo.
Non badare al sapere: io non so nulla,
ma la sera mi ascolta. Chi si strugge
pensando di esser pigro non è pigro,
ed è sveglio chi pensa di dormire.
Saluti affettuosi dal tuo amico
John Keats
(John Keats; Lettera a John Hamilton Reynolds, 1818)
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