sabato 14 ottobre 2023

Come un raggio improvviso fu di sole 

Come un raggio improvviso fu di sole 
dopo un timido giorno scolorito; 
non so dove ebbe inizio lo splendore,
tutto improvvisamente fu arricchito:
come se in ogni chiesa un sol sorriso 
illuminasse alle Madonne il viso.


(Rainer Maria Rilke)

Siamo degli umili fiorellini

- 2 Novembre

Marianna, son convinta che a noi, poveri cuori deboli e timidi, tutto cotesto tumulto del mondo, tutte coteste sensazioni potenti, tutti cotesti piaceri facciano un male immenso. Siamo degli umili fiorellini avvezzi alla dolce tutela della stufa, che l'aria libera uccide.
Ti rammenti come io ti scrivessi di essere allegra, felice, due mesi or sono? Come ogni nuova emozione fosse un tesoro pel mio cuore avido di contentezza? Come ringraziassi il mio buon Dio di tutte quelle sensazioni piacevoli a cui si schiudeva l'anima mia benedicendolo?... È vero, Marianna! Purtroppo è vero quello che ci dicevano sempre le monache, e che il Padre Anselmo ripeteva dal pulpito: le vere gioie tranquille, serene, durevoli, son quelle del chiostro. Io non saprei spiegartene la ragione, ma quelle del mondo non son sempre le stesse. Io l'ho provato... io che mi trovo così cangiata! Tutto mi stanca, mi pesa, mi dà noia... tutto mi è argomento d'inquietudine, di turbamento... ed anche di sgomento... Lo stesso non saper trovare una ragione agli impeti improvvisi di allegria folle e quasi delirante, ed alle repentine tristezze che mi assalgono, mi spaventa. Mi sento infelice in mezzo a tutti cotesti doni del Creatore che benedissi altra volta...
Vorrei ritornare fra quelle buone pareti del convento. Vorrei inginocchiarmi in quel coro; vorrei abbracciare i piedi di quel crocifisso; vorrei baciarti, e nasconderti il viso in seno, e sfogarmi delle lagrime che mi si aggruppano in cuore. 
Non mi deridere, Marianna; compiangimi, piuttosto; compiangimi, ché son molto triste, e non so spiegarmi la mia tristezza, e non so trovarne la causa, e sono forse cattiva e ingrata verso il buon Dio che mi ha colmata di tante benedizioni (...) Non posso più scriverti. Vorrei piangere. Ho passato quasi tutta la notte alla finestra, fissando gli occhi nel buio profondo che mi sembrava pieno di larve, ascoltando l'uggiolare lontano dei cani, il ronzìo degli insetti notturni... e non ho avuto paura!...
Se potessi abbracciarti!... se potessi piangere!... Scrivimi almeno tu!... Scrivimi! Non ti dico altro


(Giovanni Verga; "Storia di una capinera")

E la luce venne

Ma sento, tuttavia, in me anche questo: che debbo attendere. Tante cose nuove mi fanno ressa davanti, che non posso riconoscere né distinguere. E insieme guardare un po' fuori, nel bosco e nel mare, nell'immensa bontà di questo splendore, e attendere: verrà la luce. 

E la luce venne.


(Rainer Maria Rilke; "Diario fiorentino")

Esse sono come tarde pupille delle candide Marie

Nei paesini lungo l'Arno, a Rovezzano e a Maiano, e anche sulle chiare pendici di Fiesole coperte di rose puoi incontrare tenere fanciulle che ricordano le Madonne della fioritura primaverile. Esse sono come tarde pupille delle candide Marie marmoree dei Settignano, da Maiano e Rossellino.


(Rainer Maria Rilke; "Diario fiorentino")

Qualche cosa risuona dal mio profondo

A volte mi scopro mentre sono in ascolto di me stesso, e con reverenza stupita imparo dai miei stessi colloqui. Qualche cosa risuona dal mio profondo che al di là di queste pagine, al di là delle mie care canzoni e di tutti i piani di azione futura vuole arrivare agli uomini. È come se ora dovessi parlare, in questo momento di forza e di chiarezza, in cui dal mio intimo qualche cosa più grande di me leva la sua voce: la mia beatitudine. È come se dovessi convertire gli esitanti e i dubbiosi perché nell'animo ho una potenza maggiore di quella che posso mettere nelle parole, e voglio impiegarla a liberare gli uomini dall'estranea paura da cui esco.


(Rainer Maria Rilke; "Diario fiorentino")

...una solenne e luminosa primavera

La parete della stanza all'esterno è coperta a profusione da rose gialle cariche di profumo e da piccoli fiori gialli non dissimili dalle roselline; solo che questi salgono lungo le alte spalliere un poco più quieti e obbedienti, a due a due, quasi come gli angeli di fra' Fiesole del Giudizio Universale. In vasi di pietra davanti a questi muri si sono destate molte viole del pensiero, che come caldi, vigili occhi seguono l'attività e il riposo delle mie giornate. Vorrei essere sempre tale che quelle non abbiano a stupire di me e che almeno nelle mie ore più profonde appaia come un essere a loro affine da molto tempo; un essere la cui ultima fede è una solenne e luminosa primavera...


(Rainer Maria Rilke; "Diario fiorentino")

lunedì 9 ottobre 2023

...corpo e anima uniti in modo indissolubile

Aprile, Rainer, il nostro mese... Il mese precedente quello che ci unì. Quando debbo pensare a te, e questo non succede per caso... Se per anni fui tua moglie, ciò avvenne perché per la prima volta tu fosti la mia prima realtà, corpo e anima uniti in modo indissolubile, dato di fatto incontrovertibile della vita. Davanti a te avrei potuto professare parola per parola quello che tu professasti come tuo credo: "Soltanto tu sei reale." Per questo fummo sposi prima ancora di diventare amici, e amici diventammo non per elezione, ma per nozze celebrate clandestinamente. In noi non erano due metà che si cercavano: un'integrità si riconobbe meravigliata nel fissare un'integrità inafferrabile. Fummo così fratello e sorella - come all'alba della storia, prima che le nozze tra fratelli diventassero un sacrilegio...


(Lou Andreas Salomé, Lettera a Rainer Maria Rilke)

Strumento: bilancia tra l'uomo e l'universo

Strumento: bilancia tra l'uomo e l'universo (statera...). "Le forze della natura superano infinitamente..." (Spinoza, Etica). Allora? E tuttavia il marinaio sulla sua barca ha un peso uguale a quello delle forze infinite dell'oceano. (Non dimenticare che una barca è una leva). A ogni istante il pilota - con la debole forza dei suoi muscoli sul timone e sui remi, debole, ma indirizzata - fa equilibrio a quella enorme massa d'aria e d'acqua. Niente è più bello di una barca.


(Simone Weil; "Quaderni")

Winter in Liguria

Lontano dalle gelide contrade

Lontano dalle gelide contrade
sono esiliato nella primavera:
e come, incerto, sosto sul suo limite,
nelle mie mani incredule si posa 
la nuova terra, luminosamente. 

Accetto lo splendido dono 
per plasmarlo in silenzio, e poi spiegarne
intero ogni colore; e infine offrirlo
a Te con un sorriso trepidante.

Solo posso tacere e osservare...
Una volta potei anche suonare?
Le ore sono simili a dame,
con azzurre brillanti delizie
intente a blandirmi.

Debbo dirti i miei giorni
o la mia stanza serale? 
I desideri si fanno selvatici,
da tutti i quadri gli angeli mi seguono.


(Rainer Maria Rilke)