La parete della stanza all'esterno è coperta a profusione da rose gialle cariche di profumo e da piccoli fiori gialli non dissimili dalle roselline; solo che questi salgono lungo le alte spalliere un poco più quieti e obbedienti, a due a due, quasi come gli angeli di fra' Fiesole del Giudizio Universale. In vasi di pietra davanti a questi muri si sono destate molte viole del pensiero, che come caldi, vigili occhi seguono l'attività e il riposo delle mie giornate. Vorrei essere sempre tale che quelle non abbiano a stupire di me e che almeno nelle mie ore più profonde appaia come un essere a loro affine da molto tempo; un essere la cui ultima fede è una solenne e luminosa primavera...
(Rainer Maria Rilke; "Diario fiorentino")
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