mercoledì 23 maggio 2018

Bontà inesausta

Chi ti dice
bontà
della mia montagna? -
così bianca
sui boschi già biondi
d’autunno -
 
e qui nebbie leggere alitano
in cui sospesa
è la luce dei ragnateli -
della rugiada
sulle foglie morte -
 
mentre il terriccio accoglie
petali stanchi di ciclamini
e crochi, velati
di uno stesso pallore
roseo -
 
tu sana, venata di sole,
porti sul grembo
il cielo tutto azzurro -
chiami voli d’uccelli
alle tue mani
colme di vento -
 
Bontà
a cui beve il suo canto
il cuore
e di cantare non può più finire -
perché sei la sorgente che rifà
il sorso bevuto
ed il suo fondo
non si tocca mai.
 
 
(Antonia Pozzi - Pasturo, 1° ottobre 1933)

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