- Praga, 5.VII.20
Lunedì in mattinata.
(...) Documenti sono qui sparpagliati, qualche lettera che non ho letto, visite al direttore e a qualcun altro e intanto un campanellino suona nell'orecchio: "Ella non è più con te", è vero che da qualche parte nel cielo c'è anche un'immensa campana che suona: "Ella non ti abbandonerà", ma, inutile, il campanellino è nell'orecchio. E poi c'è la lettera della notte, non si capisce come la si possa leggere, non si capisce come il petto possa allargarsi abbastanza e contrarsi per respirare quest'aria, non si capisce come si possa essere lontano da te.
(Franz Kafka; "Lettere a Milena")
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