A cosa serve mai la guerra, perché la gente non può vivere insieme tranquilla, perché tutto deve essere devastato? È una domanda comprensibile, ma finora nessuno è riuscito a trovare una risposta soddisfacente. Perché in Inghilterra continuano a produrre aerei sempre più grandi, bombe sempre più pesanti, e al contempo case prefabbricate per la ricostruzione? Perché ogni giorno si spendono milioni per la guerra e non c'è un centesimo per l'assistenza medica, gli artisti e la povera gente? Perché la gente deve soffrire la fame quando in altre zone della terra c'è cibo in sovrappiù che va a male? Oh, perché gli uomini sono così folli? Non credo che la guerra sia causata solo dagli uomini grandi, dai governanti e dai capitalisti. No, il piccolo uomo la fa altrettanto volentieri, altrimenti i popoli si sarebbero ribellati già da molto tempo! Nell'uomo c'è proprio l'impulso di distruggere, di uccidere, di assassinare e infierire, e finché tutta l'umanità, senza eccezioni, non avrà subito una grande metamorfosi, la guerra continuerà a infuriare, e tutto quello che è stato costruito, coltivato e cresciuto, sarà di nuovo distrutto e disintegrato, per poi cominciare da capo! Spesso sono stata depressa, ma non ho mai perso la speranza, considero questa clandestinità un'esperienza pericolosa, romantica e interessante.
(...) Sono giovane e ho ancora molte virtù nascoste, sono giovane e forte e vivo questa grande avventura, ci sono ancora dentro e non devo lamentarmi tutto il giorno di non potermi divertire! Ho avuto molto, sono di natura felice, molto allegra e forte. Ogni giorno sento di crescere internamente e che la liberazione si avvicina, quanto è bella la natura, quanto è buona la gente che ho attorno, quant'è interessante e divertente questa esperienza! Perché, allora, dovrei perdere la speranza?
(Anne Frank; "Diario" - Mercoledì 3 maggio 1944)
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