domenica 26 febbraio 2017

Potente e feconda come la creazione divina...

Innanzitutto, per citare solo qualche esempio capitale, esistono sicuramente poche pagine architettoniche più belle di questa facciata sulla quale, successivamente e insieme, i tre portali incavati ad ogiva, il cordone ricamato fiancheggiato dalle sue due finestre laterali come il prete dal diacono e dal sottodiacono, l'alta e fragile loggia di archi trilobati che sostiene una pesante piattaforma sulle sue sottili colonnette, infine le due nere e massicce torri con le loro tettoie di ardesia, parti armoniose di un magnifico insieme, sovrapposte in cinque giganteschi piani, si sviluppano sotto lo sguardo, in gran numero ma ordinatamente, con i loro multiformi particolari di statuaria, di scultura e di cesellatura, potentemente armonizzati alla tranquilla grandezza dell'insieme; vasta sinfonia di pietra, per così dire; opera colossale di un uomo e di un popolo, unica e al tempo stesso complessa come l'Iliade e i Romanceros di cui è sorella; prodotto prodigioso del contributo di tutte le energie di un'epoca, ove su ogni pietra si vede impressa in cento modi diversi  la fantasia dell'operaio disciplinata dal genio dell'artista; sorta di creazione umana, in poche parole, potente e feconda come la creazione divina a cui sembra aver strappato il suo duplice carattere: la varietà e l'eternità...


(Victor Hugo; "Notre Dame de Paris")

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