- Torino, 21 novembre 1909
La vostra fedele, immutabile fraternità non vi spinge nemmeno più a rispondere alle mie lettere. So che siete qui, da molto: mi sono informata, io stessa, direttamente; e so che tutti hanno il bene di vedervi, meno io. Io vivo in solitudine e in odio contro l'umanità: non ultima causa di quest'odio siete voi. Questo vi sarà indifferente, ma è bene che sappiate - voi che non potete essere triste - quale tristezza amara sia oggi in me, e non oggi soltanto. Addio, state sereno.
Amalia
(Amalia Guglielminetti, Lettera a Guido Gozzano)
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