Caro Guido,
hai ragione di lagnarti del mio silenzio, ma da molti giorni sono così presa dai noiosi preparativi che reca con sé una lunga assenza, che trascuro forzatamente anche i prediletti amici. Ora è notte e ti concedo un poco di me stessa, sebbene volgarizzata da tante piccolezze comuni. (...) Il tuo bel-ami Cappa è svenuto l’altra sera sulle mie scale e l’ho soccorso e l’ho sventolato io stessa con commossi gesti. Egli era più commosso ancora, tanto ch'io speravo quasi di vedermelo spirare di commozione fra le braccia. Non morì; rinvenne e mi fece la corte. Imagina la mia delusione! Sfiorare la tragedia e finire nell’idillio. Una disdetta ti dico. (...) Basta, fra giorni vado a trovare il bel mare e a farmi abbracciare da lui, più dolce degli amici poeti e poetesse, e sopratutto più fresco. Ti scriverò di là molto a lungo. Medito un’opera e se persevero te ne scriverò consultandoti. Tu scrivimi quando cambi il tuo rifugio e quando sei disposto a darmi convegno alle Borromee. Bada che noi non dimentichiamo le promesse anche a lunga scadenza. Io sarò a Paraggi (S. Margherita) "Hotel Cosmopolite" venerdì o sabato della ventura settimana, e vi resto tutto agosto. Fa di essere libero alcuni giorni in settembre: sarebbe così delizioso peregrinare un poco insieme pei laghi!
Addio per ora, teneramente
Amalia
(Amalia Guglielminetti, Lettera a Guido Gozzano)
Nessun commento:
Posta un commento