- 27 VIII 1920, Venerdì
...quando penso a te la visone più limpida mi ti mostra sempre a letto, su per giù come, quella sera a Gmund, eri stesa sul prato. E questa non è nemmeno una visone dolorosa, ma, a guardar bene, è il meglio che ora io sia capace di pensare, che stai a letto, io ti assisto un poco, vengo e vado, ti poso la mano sulla fronte, affondo nei tuoi occhi quando ti guardo, sento il tuo sguardo quando cammino per la camera e con un orgoglio non più domabile so che vivo per te, che posso farlo e che dunque incomincio a esser grato perché un giorno mi sei stata vicina e mi hai porto la mano.
(Franz Kafka; "Lettere a Milena")
Nessun commento:
Posta un commento