Io sono come un mare che ritiri le sue acque per fare posto a Dio. L'imperialismo divino presuppone il riflusso dell'uomo. Oppresso dalla solitudine della materia, Egli ha pianto gli oceani e i mari. Da ciò il richiamo misterioso delle distese marine, e la tentazione di una immersione definitiva, come scorciatoia verso di Lui... Colui che, di fronte ai cieli e ai mari, non ha rasentato le lacrime, costui non ha mai abitato le nebulose contrade del divino, dove la solitudine è tale che ne richiama un'altra ancora più grande.
(Emil Cioran)
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