Io fui nel giorno alto che vive
oltre gli abeti,
io camminai su campi e monti
di luce -
Traversai laghi morti - ed un segreto
canto mi sussurravano le onde
prigioniere -
passai su bianche rive, chiamando
a nome le genziane
sopite -
Io sognai nella neve di un’immensa
città di fiori
sepolta -
io fui sui monti
come un irto fiore -
e guardavo le rocce,
gli alti scogli
per i mari del vento -
e cantavo fra me di una remota
estate, che coi suoi amari
rododendri
m’avvampava nel sangue -
(Antonia Pozzi - 1 febbraio 1934)
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