sabato 26 dicembre 2015

Lasceremo solo le nostre anime un poco vicine

- Lunedì sera, 2 dicembre 1907

Mio caro Guido,
io ho fatto molto male ad amareggiarvi con la mia amarezza. Sono io che mi devo accusare, non Voi. Ieri non v’ho atteso: ho passato la giornata in una sospensione vaga, non ansiosa, pensando che certo vi tratteneva una causa indipendente dalla vostra volontà. Ma non è possibile che partiate così. Verrete mercoledì: non mi chiederete perdono, non ci daremo delle spiegazioni, non ci diremo niente. Lasceremo solo le nostre anime un poco vicine e le nostre mani un poco congiunte prima di lasciarci per tanto tempo. Sarà una piccola tregua di sogno per Voi e per me. Dimenticheremo che ci sono le cose e gli uomini e le donne. Ci parrà d’essere soli nel mondo, o d’essere fuori del mondo. Se vorrete vegliare ci guarderemo in silenzio, se vorrete dormire poserete la testa sulla mia spalla. E poi ci diremo addio.

Venite.
A.


(Amalia Guglielminetti, Lettera a Guido Gozzano)

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