sabato 3 gennaio 2015

Vale la pena di essere matto

Nella primavera del 1937, mentre passeggiavo nel parco dell'ospedale psichiatrico di Sibiu, in Transilvania, un "pensionante" mi avvicinò. Scambiammo due parole, io gli dissi: "Si sta bene qui". "Certo. Vale la pena di essere matto" mi rispose. "Ma lei è pur sempre in una specie di carcere". "Si, forse, ma qui si vive senza la minima preoccupazione. Per di più la guerra si avvicina, lo sa quanto me. Questo posto è sicuro. Non c'è richiamo alle armi, e poi nessuno bombarda un asilo di alienati. Al suo posto mi farei internare subito". Turbato, meravigliato, lo lasciai, e cercai di sapere qualcosa di più su di lui. Mi assicurarono che era realmente folle. Folle o no, nessuno mi ha mai dato consiglio più ragionevole.


(Emil Cioran)

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