Nella primavera del 1937, mentre passeggiavo nel parco dell'ospedale psichiatrico di Sibiu, in Transilvania, un "pensionante" mi avvicinò. Scambiammo due parole, io gli dissi: "Si sta bene qui". "Certo. Vale la pena di essere matto" mi rispose. "Ma lei è pur sempre in una specie di carcere". "Si, forse, ma qui si vive senza la minima preoccupazione. Per di più la guerra si avvicina, lo sa quanto me. Questo posto è sicuro. Non c'è richiamo alle armi, e poi nessuno bombarda un asilo di alienati. Al suo posto mi farei internare subito". Turbato, meravigliato, lo lasciai, e cercai di sapere qualcosa di più su di lui. Mi assicurarono che era realmente folle. Folle o no, nessuno mi ha mai dato consiglio più ragionevole.
(Emil Cioran)
"I dementi li ho incontrati dopo
RispondiEliminaquando sono uscita"
Dopo la battaglia di Pippo Delbono
Non fatico a crederci
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