mercoledì 10 settembre 2014

A se stesso

Or poserai per sempre,
 Stanco mio cor. Perì l'inganno estremo,
 Ch'eterno io mi credei. Perì. Ben sento,
 In noi di cari inganni,
 Non che la speme, il desiderio è spento.
 Posa per sempre. Assai
 Palpitasti. Non val cosa nessuna
 I moti tuoi, nè di sospiri è degna
 La terra. Amaro e noia
 La vita, altro mai nulla; e fango è il mondo.
 T'acqueta omai. Dispera
 L'ultima volta. Al gener nostro il fato
 Non donò che il morire. Omai disprezza
 Te, la natura, il brutto
 Poter che, ascoso, a comun danno impera,
 E l'infinita vanità del tutto.


(Giacomo Leopardi)

Nessun commento:

Posta un commento