Oggi molto depressa. Incapace di scrivere. Gli dèi sono minacciosi. Mi sento esiliata su una stella fredda, in grado solo di provare uno spaventoso torpore vulnerabile. Guardo giù nel caldo mondo terrestre. Nel groviglio di letti di amanti, culle di bambini, tavole apparecchiate, tutto il solito viavai vitale di questa terra, e mi sento estromessa, chiusa dietro una parete di vetro.
(Sylvia Plath - 13 Ottobre 1959, Martedì)
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