Non abbiamo nessuna ragione di diffidare del mondo. Se vi sono degli spaventi, sono i nostri: se vi sono degli abissi, sono i nostri abissi; se ci sono dei pericoli dobbiamo sforzarci di amarli. Se costruiamo la nostra vita su questo principio, allora tutto quello che ancora oggi ci sembra estraneo ci diverrà famigliare e fedele. Come dimenticare quegli antichi miti che si trovano all'inizio della storia di tutti i popoli; i miti di quei draghi, i quali, nell'attimo supremo, si cambiano in principesse? Tutti i draghi della nostra vita sono forse principesse che aspettano di vederci belli e coraggiosi. Tutte le cose terrorizzanti non sono forse che cose senza soccorso, che aspettano che noi le soccorriamo. Così, non dovete spaventarvi, quando una tristezza si fa in voi, fosse anche una tristezza più grande di tutte quelle che avete finora vissute. Quando un'inquietudine passa, come ombra o luce di nuvola, sulle vostre mani e sul vostro fare, dovete pensare che qualche cosa sta avvenendo in voi, che la vita non vi ha dimenticato, che la vita vi tiene nelle sue mani e non vi abbandonerà.
(Rainer Maria Rilke; Borgeby Gard - Fladie - Svezia, 12 Agosto 1904)
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