mercoledì 13 febbraio 2013

Primo amore

Un tempo quando avevo 16 anni
c'era solo qualche scrittore a darmi speranza e conforto.

A mio padre non piacevano i libri
e a mia madre neppure
perché non piacevano al babbo
specie i libri che prendevo io in biblioteca:
D.H. Lawrence, Dostoevskij, Turgenev,
Gorkij, A. Huxley, Sinclair Lewis, e altri.

Avevo la mia camera da letto
ma alle 8 di sera bisognava filare tutti a nanna:
il mattino ha l'oro in bocca, diceva mio padre poi gridava:
"Luci spente!".

Allora mettevo la lampada sotto le coperte
e continuavo a leggere sotto la luce calda e nascosta:
Ibsen, Shakespeare, Cechov,  Jeffers, Thurber, Conrad Aiken e altri.

Mi offrivano una opportunità e qualche speranza
in un posto senza opportunità
speranza, sentimento. Me la guadagnavo.
Faceva caldo sotto le coperte.
Qualche volta fumavano le lenzuola
allora spegnevo la lampada,
la tenevo fuori per raffreddarla.

Senza quei libri non sono del tutto sicuro
di cosa sarei diventato:
delirante; parricida; idiota; buonannulla.

Quando mio padre gridava
"Luci spente!"
son sicuro che lo terrorizzava
la parola ben tornita e immortalata
una volta per tutte nelle pagine migliori
della nostra più bella letteratura.

Ed essa era lì, per me,
 vicina a me sotto le coperte
più donna di una donna, più uomo di un uomo.

Era tutta per me,
 e io la presi.


(Charles Bukowski)

6 commenti:

  1. Il signor L. è vagamente turbato dalla primogenitura amorosa cui fa riferimento la signorina A. citando Bukowski, ricordando la primogenitura del verbo nella tradizione cristiana e quella della parola nell'analisi lacaniana. Egli non sa se la narrazione ha a che fare con la vertigine della costruzione o con la fuga dal costruito, sospetta piuttosto si tratti del palcoscenico ove si svolge il teatro degli uomini.

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  2. Secondo lei qual'è stato il primo amore letterario del signor L., provi a dire un titolo? :-)

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  3. Al titolo penso dopo, ma i nomi che mi sono venuti in mente sono Kafka, Sartre, o Moravia... Ci sono?

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  4. Troppo buona, signorina A., il signor L. non è stato così precoce. Egli, appena ha imparato a leggere, si è innamorato perdutamente delle vicende di Peter Pan :-)

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    1. Giusto... Non c'ero arrivata ad andare così indietro nel tempo. Ottima scelta... Bellissimo Peter Pan, e meglio di tante altre cose. Anche adesso io comunque se accendo la tv è solo per guardare i cartoni animati

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