Comprendo, accetto, non piango.
Quasi imparo ad avere orgoglio quasi fossi un uomo.
Ma al primo brivido di viola in cielo
ogni diurno sostegno dispare.
Tu mi sospiri lontano; "Sera, sera dolce e mia!"
Sembrami d'aver tra le dita la stanchezza di tutta la terra.
Non son più che sguardo, sguardo sperduto, e vene.
(Sibilla Aleramo)
(Sibilla Aleramo)
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