domenica 4 marzo 2012

Ho fame della tua bocca

Ho fame della tua bocca, della tua voce, dei tuoi capelli
 e vado per le strade senza nutrirmi, silenzioso,
 non mi sostiene il pane, l'alba mi sconvolge,
 cerco il suono liquido dei tuoi piedi nel giorno.

Sono affamato del tuo riso che scorre,
 delle tue mani color di furioso granaio,
 ho fame della pallida pietra delle tue unghie,
 voglio mangiare la tua pelle come mandorla intatta.

Voglio mangiare il fulmine bruciato nella tua bellezza,
 il naso sovrano dell'aitante volto,
 voglio mangiare l'ombra fugace delle tue ciglia

e affamato vado e vengo annusando il crepuscolo,
 cercandoti, cercando il tuo cuore caldo
 come un puma nella solitudine di Quitratúe.

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Tengo hambre de tu boca, de tu voz, de tu pelo
y por las calles voy sin nutrirme, callado,
no me sostiene el pan, el alba me desquicia,
busco el sonido líquido de tus pies en el día.

Estoy hambriento de tu risa resbalada,
de tus manos color de furioso granero,
tengo hambre de la pálida piedra de tus uñas,
quiero comer tu piel como una intacta almendra.

Quiero comer el rayo quemado en tu hermosura,
la nariz soberana del arrogante rostro,
quiero comer la sombra fugaz de tus pestañas

y hambriento vengo y voy olfateando el crepúsculo
buscándote, buscando tu corazón caliente
como un puma en la soledad de Quitatrúe.


(Pablo Neruda)

2 commenti:

  1. Avrei potuto immaginare che non ti sarebbe sfuggita l'immagine... :)
    Già, sono daccordo,stupendo, come tutti i suoi film...

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