giovedì 9 febbraio 2012

Piangere a dirotto

Piangere a lacrima spianata.

Piangere a fiotti.
Piangere la digestione.
Piangere il sogno.
Piangere davanti alle porte e anche ai porti.
Piangere di giallo e gentilezza.

Aprire i rubinetti,
i battenti del pianto.
Inzupparci l’anima,
la maglietta.
Allagare marciapiedi e passeggiate,
e salvarci poi, a nuoto, dal nostro stesso pianto.

Assistere ai corsi di antropologia,
piangendo.
Festeggiare i compleanni dei parenti,
piangendo.
Attraversare l’Africa,
piangendo.

Piangere come un cacuy,
un coccodrillo…
se è vero
che tanto i cacuy come i coccodrilli
non la smettono mai di piangere.

Piangerlo tutto,
ma piangerlo per bene.
Piangerlo col naso,
le ginocchia.
Piangerlo dall’ombelico,
e dalla bocca.

Piangere d’amore,
di disgusto,
d’allegria.
Piangere in frac,
di aria, di magrezza.
Piangere improvvisando,
a memoria.
Piangere tutta l’insonnia e tutto il giorno!


(Oliverio Girondo)

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