domenica 3 aprile 2022

Nel giardino davanti

nel giardino davanti
candidamente si apre
la camelia

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teizen ni
shiroku saitaru
tsubaki kana


(Uejima Onitsura)

...un'anima che vorrebbe giungere alla vita reale

Si solleva col volto raggiante, è proprio bella. Una profonda purezza emana dal suo sguardo. Lei ha un'anima bella e lontana dal mondo, un'anima che vorrebbe giungere alla vita reale, a tutta quella realtà miserabile, al bagno nel sudiciume e alla fonte risanatrice. Oh, questa bellezza dell'anima! Vederla scendere nel mondo basso della realtà... Che spettacolo!


(Carl Gustav Jung; "Il libro rosso")

Metti in serbo per le stagioni fredde

Metti in serbo per le stagioni fredde 
queste parole, per le stagioni dell'ansia!
Come il pesce sulla sabbia, l'uomo sopravvive:
se si strascina agli arbusti e s'alza
su gambe incerte e storte e va, come un rigo dalla penna, 
nelle viscere stesse della terra.

Esistono leoni alati, sfingi col seno
di donna, angeli in bianco e ninfe del mare:
a colui che sostiene sulle sue spalle il peso 
di buio, caldo, e - oso dirlo - dolore, 
sono più cari degli zeri concentrici nati
da parole gettate.


(Iosif Brodskij)

E tutto questo si mescola allo stato d'animo più mistico

In momenti simili, sotto un fievole sole, galleggiando tutto il giorno sul lento rigonfiarsi di lisce ondate, a sedere nella lancia leggera come una canoa di betulla che tanto cordialmente si mischia ai molli flutti che come gatti domestici vengono a farle le fusa contro il capo di banda: sono questi i momenti di quiete sognante in cui, mirando la bellezza splendente e tranquilla della pelle dell'oceano, si dimentica il cuore di tigre che vi pulsa sotto e non si vorrebbe mai rammentare che questa zampa di velluto non nasconde altro che un artiglio spietato. Sono questi i momenti in cui, nella sua lancia, il giramondo si sente dentro, sommessa, una certa tenerezza filiale, fiduciosa, terrestre verso il mare e lo considera come una gran landa in fiore; e la nave lontana che mostra soltanto le cime degli alberi sembra aprirsi la strada non attraverso il rollare di grandi onde, ma attraverso l'erba alta d'un ondeggiante prateria: come quando i cavalli degli emigranti nel West mostrano soltanto le orecchie dritte, mentre i corpi procedono nascosti nel vasto guado di quello stupendo verde. Le allungate valli vergini; i fianchi dei colli tinti di mite azzurro, mentre su tutto aleggia un silenzio, un ronzio; ci sarebbe quasi da giurare che ragazzi stanchi del gioco giacciano addormentati in queste solitudini, in uno di quei lieti maggi in cui si colgono i fiori dei boschi. E tutto questo si mescola allo stato d'animo più mistico, sì che realtà e fantasia, incontrandosi a mezza strada, si compenetrano per formare una cosa sola.


(Herman Melville; "Moby Dick")

...accanto al focolare del loro cuore

Di nuovo un'espressione di sorpresa gli passò sul viso. Non immaginava che una donna osasse parlare così a un uomo. Quanto a me, mi sentivo a casa con questo tipo di discorsi. Non potevo fermarmi nella conversazione con menti forti, discrete e raffinate, fossero uomini o donne, finché non avevo oltrepassato i bastioni del riserbo convenzionale, e varcato la soglia della confidenza, per guadagnarmi un posto accanto al focolare del loro cuore.


(Charlotte Brontë; "Jane Eyre")

sabato 22 gennaio 2022

Essere quello che sei

Essere quello che sei è un bagno di rinascita. L'essere della condizione bassa non è un perdurare indefinito, ma una crescita di infinita lentezza. Pensi di stare quieto come acqua di palude, e invece ti riversi lentamente nel mare, che ricopre le massime profondità della terra ed è così vasto che la terraferma appare soltanto come un'isola adagiata nel grembo dell'immenso mare.


(Carl Gustav Jung; "Il libro rosso")

Un moment de réflexion

...mentre il cambiamento si compiva

(...) benché fossi stata in piedi tutto il giorno, non potevo calmarmi un istante; ero troppo eccitata. Una fase della mia vita si chiudeva quella sera, l'indomani se ne sarebbe aperta una nuova: impossibile assopirmi nel frattempo; dovevo vedere tutto mentre il cambiamento si compiva.


(Charlotte Brontë; "Jane Eyre")

Corno inglese

Il vento che stasera suona attento - 
ricorda un forte scotere di lame - 
gli strumenti dei fitti alberi e spazza 
l'orizzonte di rame 
dove strisce di luce si protendono 
come aquiloni al cielo che rimbomba 
(Nuvole in viaggio, chiari 
reami di lassù! D'altri Eldoradi
malchiuse porte!)
e il mare che scaglia a scaglia,
livido, muta colore 
lancia a terra una tromba 
di schiume intorte; 
il vento che nasce e muore 
nell'ora che lenta s'annera 
suonasse te pure stasera 
scordato strumento,
cuore.


(Eugenio Montale)

domenica 19 dicembre 2021

...diventare come volete

A me pare che, se ci provaste davvero, con il tempo vi sarebbe possibile diventare come volete; e che se da oggi cominciaste con risoluzione a correggere pensieri e azioni, in pochi anni avreste accumulato una nuova e immacolata riserva di ricordi, sui quali potreste ritornare con piacere.


(Charlotte Brontë; "Jane Eyre")

Tutto ciò che vedo

Tutto ciò che vedo mi ha fatto provare gratitudine e non sconforto.


(Charlotte Brontë; "Jane Eyre")

...spuntò la luce e giunse il sollievo

Riflettei; la mia vita era così infelice che dovevo cambiare, o morire. Dopo un periodo di buio e lotta, spuntò la luce e giunse il sollievo: la mia esistenza ristretta si allargò a un tratto in una pianura senza confini, le mie capacità sentirono che Dio le chiamava ad alzarsi, riunire tutta la loro forza, dispiegare le ali, e salire al di là di ogni comprensione.


(Charlotte Brontë; "Jane Eyre")

Una sola idea mi pulsava ancora viva dentro

I miei occhi erano coperti e chiusi: un'oscurità vorticosa pareva girarmi attorno, e i pensieri fluivano, neri e confusi. Mi pareva di essermi sdraiata nel letto prosciugato di un grande fiume, abbandonandomi con tranquillità e senza sforzo; sentii il fluire dell'acqua in montagne distanti, e sentii il torrente arrivare: non avevo voglia di alzarmi, non avevo la forza di fuggire. Giacevo inerte, bramando la morte. Una sola idea mi pulsava ancora viva dentro: un ricordo di Dio, che mi indusse a una preghiera silenziosa; queste parole vagavano nella mia mente buia, come qualcosa che debba essere sussurrato, ma non trovavo l'energia per esprimerle: "Da me non stare lontano, poiché l'angoscia è vicina e nessuno mi aiuta". (...) Quell'ora amara era indescrivibile: in verità "l'acqua mi giunse alla gola. Affondai nel fango e non avevo sostegno; caddi in acque profonde e l'onda mi travolse".


(Charlotte Brontë; "Jane Eyre")