sabato 6 settembre 2014

Con tutte le risorse della mia mente

Manteniamoci dunque sulle nostre posizioni e perseveriamo: restano difficoltà più numerose di quelle che abbiamo sconfitto, ma una gran parte del progresso consiste nella volontà di andare avanti. Ne sono consapevole: lo voglio, lo voglio con tutte le risorse della mia mente.


(Seneca; "Lettere a Lucilio")

Questo è il prologo

Vorrei lasciare in questo libro
tutto il mio cuore.
Questo libro che ha visto
con me i paesaggi
e vissuto ore sante.

Che pena quei libri
che ci riempiono le mani
di rose e di stelle
e lentamente passano!

Che tristezza profonda
lasciare i pannelli
di pene e dolori
che un cuore porta!

Veder passare gli spettri
di vite, che si cancellano,
vedere l'uomo nudo
in Pegasi senz'ali,

veder la vita e la morte,
la sintesi del mondo
che in spazi profondi
si guardano e ci abbracciano.

Un libro di poesie
è un autunno morto:
i versi son le foglie
nere sulla bianca terra,

e la voce che li legge
è il soffio del vento
che li affonda nei cuori
- intime distanze -

Il poeta è un albero
con frutti di tristezza
e con foglie secche
per pianger ciò che ama.

Il poeta è il medium
della Natura
che spiega la sua grandezza
con delle parole.

Il poeta capisce
tutto l'incomprensibile,
e chiama amiche
cose che si odiano.
Sa che i sentieri
sono tutti impossibili
e per questo la notte
li percorre con calma.
Nei libri di versi,
fra rose di sangue,
passano le tristi
e eterne carovane

che lasciano il poeta,
quando piange la sera,
circondato e stretto
dai suoi fantasmi

Poesia è amarezza
celeste miele che sgorga
da un invisibile favo
che fabbricano i cuori.

Poesia è l'impossibile
fatto possibile. Arpa
che invece di corde
ha cuori e fiamme.

Poesia è la vita
che attraversiamo in ansia
aspettando colui che porta
la nostra barca senza rotta.

Dolci libri di versi
sono gli astri che passano
nel muto silenzio
verso il regno del Nulla,
scrivendo nel cielo
strofe d'argento.

Oh! che pene profonde
e mai riparate,
le voci dolenti
che cantano i poeti!

Vorrei in questo libro
lasciar tutto il mio cuore.


(Federico Garcia Lorca - 7 agosto 1918)

venerdì 5 settembre 2014

Bisogna procedere diversamente

D'altro canto è inutile riflettere su queste cose. È come si volesse sforzarsi a rompere una sola caldaia nell'inferno: in primo luogo non ci si riesce e in secondo luogo, se la cosa riesce, si brucia nella massa incandescente che si riversa, ma l'inferno continua in tutto il suo splendore. Bisogna procedere diversamente. Anzitutto, in ogni caso, sdraiarsi in un giardino e trarre dalla malattia, specialmente quando non è veramente tale, la maggior dolcezza possibile. Essa ne contiene molta.


(Franz Kafka)

The Blue Bird


Ho scoperto quel che più temevo

Anche se ho girato piangendo (dio, se l'ho fatto) e sbattendo la testa contro i chiodi, pensando disperatamente che se fossi stata in fin di vita e avessi chiamato, tu saresti corso, ho scoperto quel che più temevo, nella mia debolezza. Ho scoperto che neanche tu hai il potere di liberarmi o restituirmi l'anima; potresti possedere decine di amanti, di lingue e di paesi e io potrei continuare a scalciare; ancora non sarei libera.


(Sylvia Plath - 6 Marzo 1956)

mercoledì 3 settembre 2014

Quel che il vento non ha portato via

Alla fine scoprirai che le cose più leggere son le uniche
che il vento non è riuscito a portar via:

un ritornello antico
una carezza al momento giusto
lo sfogliare un libro di poesie
l’odore stesso che aveva un giorno il vento…

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No fim tu hás de ver que as coisas mais leves são as únicas
que o vento não conseguiu levar:

um estribilho antigo
um carinho no momento preciso
o folhear de um livro de poemas
o cheiro que tinha um dia o próprio vento…


(Mario Quintana)

Da una stella cadente all'altra

A me piacciono troppe cose e io mi ritrovo sempre confuso e impegolato a correre da una stella cadente all'altra finché non precipito. Questa è la notte e quel che ti combina. Non avevo niente da offrire a nessuno eccetto la mia stessa confusione.


(Jack Kerouac)

martedì 2 settembre 2014

In dote

In dote Le porto
foglioline di salvia
e di rosmarino
più mille poesie circa
più quello stralunato ritrattino
tutto qui?
no anche un fiore con dentro
un’ape in velo da sposa
più una goccia di miele
più una spina di rosa
tutto qui?
no anche il resto del mondo
più un cielo gentile
più i colori che vuole
più il doppio della metà
di tutto il mio cuore.


(Vivian Lamarque)

Non so cosa sia l'amore

Non so cosa sia l'amore
ma forse
è qualcosa come:

Se lei ritorna a casa da un paese straniero
e mi dice con orgoglio:
"Ho visto un topo d'acqua"
e io mi ricordo di queste parole
quando la notte mi sveglio
e il giorno dopo al lavoro
e ho nostalgia
di ascoltarla
ripetere queste parole
e poi che pronunciandole
mi appaia esattamente come quando le
pronunciò -

È forse questo, penso, l'amore
o qualcosa di non molto diverso.


(Erich Fried)

lunedì 1 settembre 2014

Io sono colui che conosce le vie

Io sono colui che conosce le vie
Del firmamento, e il mio corpo è formato dal vento.

Io sono la fiamma generata dal sole,
Io, proprio io, che volo con le rondini.

Sulla mia fronte sta la luna,
L’aria spira sotto le mie labbra.

La luna è una grande perla in acque di zaffiro,
E l’acqua scorre fresca dalle mie dita.

Io sono colui che conosce le vie
Del firmamento, e il mio corpo è formato dal vento.


(Ezra Pound)

Sull'altra sponda di un golfo

Credo che la cosa più importante, quando si comincia un romanzo, sia sentire non che puoi scriverlo ma che esso esiste sull'altra sponda di un golfo che le parole non possono attraversare; e che si può trarlo a noi solo a prezzo di un'angoscia che mozza il fiato.


(Virginia Woolf - 8 Settembre 1928)

The Mystic Wood


Se tu mi dimentichi

Voglio che tu sappia
una cosa.

Tu sai com'è questa cosa:
se guardo
la luna di cristallo, il ramo rosso
del lento autunno alla mia finestra,
se tocco
vicino al fuoco
l'impalpabile cenere
o il rugoso corpo della legna,
tutto mi conduce a te,
come se ciò che esiste,
aromi, luce, metalli,
fossero piccole navi che vanno
verso le tue isole che m'attendono.

Orbene,
se a poco a poco cessi di amarmi
cesserò d'amarti a poco a poco.

Se d'improvviso
mi dimentichi,
non cercarmi,
ché già ti avrò dimenticata.

Se consideri lungo e pazzo
il vento di bandiere
che passa per la mia vita
e ti decidi
a lasciarmi alla riva
del cuore in cui ho le radici,
pensa
che in quel giorno,
in quell'ora,
leverò in alto le braccia
e le mie radici usciranno
a cercare altra terra.

Ma
se ogni giorno,
ogni ora
senti che a me sei destinata
con dolcezza implacabile.
Se ogni giorno sale
alle tue labbra un fiore a cercarmi,
ahi, amor mio, ahi mia,
in me tutto quel fuoco si ripete,
in me nulla si spegne né si dimentica,
il mio amore si nutre del tuo amore, amata,
e finché tu vivrai starà tra le tue braccia
senza uscire dalle mie.

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Si tu me olvidas
quiero que sepas
una cosa.

Tú sabes cómo es esto:
si miro
la luna de cristal,la rama roja
del lento otono en mi ventana,
si toco
junto al fuego
la impalpable ceniza
o el arrugado cuerpo de la leña,
todo me lleva a ti,
como si todo lo que existe,
aromas, luz, metales,
fueran pequeños barcos que navegan
hacia las islas tuyas que me aguardan.

Ahora bien, 
si poco a poco dejas de quererme
dejaré de quererte poco a poco.

Si de pronto
me olvidas
no me busques,
que ya te habré olvidado.

Si consideras largo y loco 
el viento de banderas
que pasa por mi vida
y te decides
a dejarme a la orilla
del corazón en que tengo raíces,
piensa
que en ese día,
a esa hora
levantaré los brazos
y saldrán mis raíces
a buscar otra tierra.

Pero
si cada día,
cada hora
sientes que a mí estás destinada
con dulzura implacable.
Si cada día sube
una flor a tus labios a buscarme,
ay amor mío, ay mía,
en mí todo ese fuego se repite,
en mí nada se apaga ni se olvida,
mi amor se nutre de tu amor, amada,
y mientras vivas estará en tus brazos
sin salir de los míos.


(Pablo Neruda)