In me il tuo ricordo è un fruscio 
solo di velocipedi che vanno 
quietamente là dove l'altezza 
del meriggio discende 
al più fiammante vespero 
tra cancelli e case 
e sospirosi declivi 
di finestre riaperte sull'estate.
Solo, di me, distante 
dura un lamento di treni, 
d'anime che se ne vanno. 
E là leggera te ne vai sul vento,
ti perdi nella sera.
(Vittorio Sereni)

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