mercoledì 24 luglio 2019

Perciò chiedo ai miei pazienti di trascrivere i loro sogni

Infine, il paziente e io ci rivolgiamo all'uomo di due milioni di anni che si cela in ciascuno di noi. In ultima analisi, la maggior parte delle nostre difficoltà deriva dall'aver perduto il contatto con i nostri istinti, con l'antichissima ma non dimenticata saggezza che conserviamo dentro di noi. Ma dove possiamo entrare in contatto con l'antico uomo che è in noi? Nei sogni. I sogni sono chiare manifestazioni dell'inconscio. Rappresentano il punto d'incontro della storia della razza e dei nostri attuali problemi esterni. Nel sonno noi consultiamo l'uomo di due milioni di anni di cui ciascuno di noi è il portavoce. Con lui ci scontriamo anche in altre espressioni della fantasia. Perciò chiedo ai miei pazienti di trascrivere i loro sogni. E di solito i sogni indicano al paziente qual è la sua strada come individuo.
 
 
(Carl Gustav Jung; "Jung parla - interviste e incontri")

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