O forse la felicità
 è solo degli altri, d’un altro tempo,
 d’un’altra vita e a noi non è possibile
 che recitarla come viene viene,
 a soggetto, ostinandoci a inseguire
 la parte di noi stessi
 in un vecchio, bizzarro canovaccio
 senza capo né coda…
 
 
(Giovanni Raboni)
 
 
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