mercoledì 5 settembre 2018

La via della naturalezza

I grandi uomini sono pacifici e non hanno desideri; sono calmi e non hanno preoccupazioni. Fanno del cielo il loro tetto e della terra il loro veicolo; fanno delle quattro stagioni i loro cavalli e del buio e della luce i loro conducenti. Viaggiano là dove non c'è strada, vagano là dove non c'è noia, passano là dove non c'è nessuna porta. Con il cielo come tetto, non c'è niente che non sia coperto; con la terra come veicolo, non c'è niente che non sia trasportato. Con le quattro stagioni come cavalli, non c'è niente che non sia impiegato; con il buio e la luce come conducenti, non c'è niente che non sia incluso. Quindi essi sono veloci senza agitarsi e vanno lontano senza stancarsi. Con i corpi tranquilli, i loro intelletti sono integri, ed essi vedono tutto il mondo chiaramente. Questo significa attenersi all'essenza della Via ed osservare la terra senza confini. Perciò gli affari del mondo non vanno forzati, ma vanno promossi secondo la loro natura. Non può esser fatto niente per aiutare i cambiamenti delle miriadi di esseri, tranne cogliere l'essenziale e ritornare ad esso. Pertanto i saggi coltivano l'essenza interiore e non si adornano esteriormente con cose artificiali. Attivano il loro spirito vitale e mettono da parte le opinioni intellettuali. Sono aperti e spontanei, eppure non c'è niente che non facciano; non hanno nessuna regola, eppure non c'è nessun disordine. Essere spontanei significa non agire per mostrarsi agli altri. Non avere regola comporta non cambiare natura. La mancanza di disordine significa che essi agiscono per la mutua realizzazione degli esseri.


(Lao-tzu)

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