mercoledì 14 marzo 2018

Amo, della mia natura, le ore oscure

Amo, della mia natura, le ore oscure,
nelle quali i miei sensi vanno nel profondo;
in esse, come in vecchie lettere,
ho trovato già vissuta la mia vita quotidiana,
e distante come una leggenda, ormai passata.
 
Sono loro ad insegnarmi che c'è spazio in me
per una vasta nuova vita senza tempo.
E sono a volte come l'albero che sta sopra una tomba,
maturo e frusciante - lui che porta alla pienezza il sogno
che il fanciullo, morto (radici calde intorno
gli s'affollano), in tristezze e canti aveva perso.
 
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Ich liebe meines Wesens Dunkelstunden,
in welchen meine Sinne sich vertiefen;
in ihnen hab ich, wie in alten Briefen,
mein taglich Leben schon gelebt gefunden
und wie Legende weit und uberwunden.
 
Aus innen kommt mir Wissen, dass ich Raum
zu einem zweiten zeitlos breiten Leben habe.
Und manchmal bin ich wie der Baum,
der, reif und rauschend, uber einem Grabe
den Traum erfullt, den der vergangne Knabe
(um den sich seine warmen Wurzeln drangen)
verlor in Traurigkeiten und Gesangen.
 
 
(Rainer Maria Rilke)

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