- Napoli, 13 settembre 1891
...Muoio a poco a poco di accoramento. E non ho la forza né di allontanarmi, né di cercare un oblio. Sento il tempo fuggire e la vita scorrere ed il mio tedio ed il mio dolore farsi più profondi ad ogni ora e te lontana lontana... Dammi notizie della tua salute... di tutto quello che mi piace del tuo corpo. E adorami. È una sera calda, tutta chiara, mollissima. Davanti al mio balcone spalancato il Vesuvio fumiga, così da presso che quasi mi sembra tangibile. Napoli e Portici e Resina e tutti i villaggi sono rosei su un mare pallidissimo, dove corrono i battelli a sciami. Un grande sogno di piacere scende insieme col crepuscolo. Ti giuro sull’anima mia, Barbarella, che per averti consentirei a morir domani.
(Gabriele D'Annunzio, a Barbara Leoni)
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