Gesù era stato preannunciato persino dagli elementi, i profeti non erano che forme che custodivano l'ombra di questa grande catastrofe che fu Gesù. Gesù è stato una grande catastrofe, ci ha avvicinati tutti l'uno all'altro. Dopo Gesù qualcuno ha imparato a guardarsi negli occhi, a porsi delle domande, a vedere che l'altro non era solo una merce. Fu scoperto il pensiero, l'uomo scoprì che il suo simile aveva un pensiero, che poteva leggere nel suo pensiero.
La grande paura fu questa: che gli altri vedessero negli occhi ciò che tu pensavi di loro, per questo abbattevano gli schiavi. La grande paura dell'uomo è che il proprio compagno conosca ciò che tu pensi e la gioia che abita nel cuore dell'uomo quando lui ama.
Quando si parla di Dio come di un amore, si pensa proprio a questo fenomeno, e che Dio ci ha dato in mano una creatura palpitante, libera, tenerissima, che è il pensiero dell'uomo, talmente labile, talmente piccola, ma che può diventare gigante.
Il pensiero di Dio fu un pensiero gigantesco, un pensiero talmente gigante che sconvolse albe, tramonti, terre, tenebre, un pensiero che noi non potremmo mai capire perché è di una vastità tanto bella quanto inutile, rispetto ai nostri desideri.
(Alda Merini)
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