Forse è la mia capacità di ricevere scosse che fa di me una scrittrice. Posso azzardare la spiegazione che ad ogni scossa nel mio caso segue immediatamente il desiderio di spiegarla. Lo sento, il colpo, ma non è più, come credevo da bambina, un colpo sferrato da un nemico nascosto dietro l’ovatta della vita. È, o diventerà, la rivelazione di un altro ordine. È un segno di qualcosa di reale che si cela dietro le apparenze, e sono io che lo rendo reale esprimendolo in parole. Solo con l’esprimerlo in parole gli conferisco unità, e questa unità significa che ha perduto il potere di farmi del male. Forse questo è il piacere più intenso che io conosca. È l’ebbrezza che provo quando scrivendo mi sembra di scoprire collegamenti precisi.
(Virginia Woolf)
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