lunedì 24 febbraio 2014

Nessun vascello c’è che come un libro

Nessun vascello c’è che come un libro
possa portarci in contrade lontane
né corsiere che superi la pagina
d’una poesia al galoppo -
Questo viaggio può farlo anche il più povero
senza pagare nulla -
tant’è frugale il carro che trasporta
l’anima umana.


(Emily Dickinson)

2 commenti:

  1. Si ristabilisce cosi' il senso etimologico della parola, non credi?

    'Libro' torna ad essere la corteccia che i primi naviganti lavoravano per farne vascelli di fortuna.

    Ma c'e' una differenza sostanziale tra un natante ed un libro: la destinazione sconosciuta, l'irreversibilita' che impedisce di poter tornare immutati al punto di partenza.

    Ciao :-)

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  2. "l'irreversibilita' che impedisce di poter tornare immutati al punto di partenza.", non potrei essere più d'accordo...!

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