giovedì 31 maggio 2012

Cielo nuvoloso

Come l'evaporare e poi di nuovo il precipitare dell'acqua sulla terra avviene secondo un certo ritmo (...) così anche nel nostro intimo tutto procede secondo una legge e per ritmi. Nella mia vita anche l'onda oscura che io pavento sopravviene con una certa regolarità. Di tanto in tanto si solleva nella mia anima, senza motivi apparenti, l'onda scura. Una nuvola corre sul mondo, come una cortina nuvolosa. La gioia suona artificiale, la musica insulsa. Malinconia predomina. Come un'aggressione giunge questa malinconia, di tempo in tempo, non so in quali intervalli, e addensa lentamente di nuvole il mio cielo. Inizia con inquietudine nel cuore, con presentimento di angoscia, probabilmente con sogni notturni. Persone, case, colori, suoni, che normalmente mi piacciono, divengono equivoci e suonano falsi. Musica produce mal di testa. Tutte le lettere hanno orde dissonanti e contengono appuntiti risvolti. In queste ore essere costretto a parlare con le persone è tormento e conduce inevitabilmente a scenate. Queste sono le ore a causa delle quali non si posseggono armi, le ore nelle quali se ne sente la mancanza. Collera, dolore, risentimento si rivolgono contro tutto, contro uomini, contro animali, contro il tempo, contro la carta del libro che si sta leggendo, e contro la stoffa dell'abito che si indossa. Ma collera, impazienza, risentimento non hanno effetto sulle cose, esse tornano indietro in me stesso. Sono io quello che merita l'odio. Sono io quello che porta nel mondo dissonanza e deformità.

Oggi mi acquieto dopo uno di questi giorni.

So che ora posso attendermi un po' di tranquillità. So com'è bello il mondo, so che esso è per me, in certe ore, infinitamente più bello che per chiunque altro, che i colori risuonano più soavi, più esultante si diffonde l'aria, più tenera ondeggia la luce. Ed io so che questo devo pagarlo con i giorni nei quali la vita mi è insopportabile. Vi sono buoni rimedi contro la malinconia: canto, devozione, fare musica, fare poesie, vagare senza meta. Io vivo di questi rimedi come l'eremita vive del breviario. Talvolta mi sembra che il guscio si sia assottigliato e che le mie ore buone siano troppo rare e troppo poco buone per compensare le ore infauste. Talvolta al contrario penso di aver fatto progressi, che le ore buone siano cresciute, e le cattive diminuite. Ciò che non desidero mai, neanche nelle ore peggiori, è uno stadio intermedio tra bene e male, una sorta di insipida, sopportabile medianità. No, meglio ancora una esasperazione della curva, meglio un tormento ancor più crudele, ed in cambio gli attimi beati ricchi di un pizzico di splendore in più! Mi abbandona, estinguendosi la svogliatezza, vivere è di nuovo piacevole, è di nuovo bello il cielo, vagare di nuovo colmo di significato. In tali giorni del ritorno provo qualcosa di simile ad una convalescenza: stanchezza senza vero dolore, rassegnazione senza amarezza, gratitudine senza disprezzo di sé. Lentamente la curva della vita comincia a risalire. Si sussurra di nuovo il verso di un canto. Si coglie di nuovo un fiore. Si gioca di nuovo con il bastone da passeggio. Si vive ancora. Si è di nuovo superato. Si supererà ancora altre volte, e forse mille altre volte.

Mi sarebbe del tutto impossibile dire se questo cielo nuvoloso, filamentoso, silenziosamente agitato nell'intimo, si rispecchi nella mia anima, o viceversa se io leggo in questo cielo soltanto l'immagine del mio spirito. Talvolta tutto diviene così assolutamente incerto! Vi sono giorni nei quali sono convinto che nessun uomo sulla terra sappia osservare certe atmosfere di aria e nuvole, certe risonanza di colori, certi profumi e gradazioni di umidità in maniera così sottile, così precisa e fedele come so fare io con i miei vecchi, nervosi sensi di poeta e viandante. E poi di nuovo, come oggi, può divenirmi problematico il fatto che abbia veramente visto, udito, odorato qualcosa e se invece tutto ciò che credo di percepire altro non sia se non l'immagine della mia vita interiore proiettata fuori di me.


(Hermann Hesse)

2 commenti:

  1. che pagina stupenda ricca di amore!
    sei anche su facebook? contattami io su facebook sono luca anam

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  2. Ciao Luca...
    Mi spiace, io non sono su facebook...
    Grazie per il tuo commento, io volevo raccogliere tanta Bellezza, e sono lieta che tu riesca a percepire ancora di più...

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