sabato 2 aprile 2011

Chiamalo come vuoi

- Margherita: "Dunque tu non credi?"

- Faust: "Non mi fraintendere, dolce creatura! Chi può dare a Dio un nome e proclamare: io credo in lui? Colui che tutto comprende, che tutto regge, non comprende e regge me, te, se stesso? Non s'incurva lassù la volta del cielo? Non si stende quaggiù ferma la terra? E non salgono in alto, di qua e di là, eterne stelle? Non si specchia il mio occhio nel tuo? E l'universo tutto non s'impone alla tua mente e al tuo cuore, agitandosi in eterno mistero, visibile, invisibile, a te d'intorno? Riempine il tuo cuore quant'è grande e se questo sentimento ti rende eternamente beata, chiamalo come vuoi, chiamalo felicità! Cuore! Amore! Dio! Io non ho un nome per esso! Sentire è tutto, il nome è un suono e un fumo, che annebbia lo splendore celeste!"


(Wolfgang Goethe; "Faust")

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